Annette Carol Bening è un'attrice statunitense.
La carriera professionale della Bening comincia nel 1988 nella commedia Non è stata una vacanza... è stata una guerra!; l'attrice ottiene poi consensi per i suo ruoli nel dramma Rischiose abitudini (1990), per il quale ha ricevuto una candidatura per l'Oscar alla miglior attrice non protagonista, nel biografico Bugsy (1991) e nella commedia romantica Il presidente - Una storia d'amore (1996).
È stata lodata a livello internazionale per la sua interpretazione nel pluripremiato film American Beauty (1999), per il quale vince il BAFTA alla migliore attrice protagonista e lo Screen Actors Guild Award per la migliore attrice cinematografica. Per American Beauty riceve anche la seconda nomination al Premio Oscar alla miglior attrice. In seguito si è aggiudicata due Golden Globe nella sezione migliore attrice in un film commedia o musicale rispettivamente per La diva Julia - Being Julia (2004) e I ragazzi stanno bene (2010), per i quali ha contestualmente ricevuto la terza e quarta candidatura agli Oscar.
Nata a Topeka, ultima di quattro fratelli, crebbe nella vicina città di Wichita e poi si spostò con la famiglia a San Diego. Cominciò a recitare durante le scuole superiori nel ruolo principale di Tutti insieme appasionatamente. Studiò recitazione alla Patrick Henry High School dove si laureò in tre anni. Dopo il diploma lavorò per un anno come cuoca a bordo di una nave che organizzava battute di pesca subacquea al largo delle coste dell'oceano Pacifico. Completò l'accademia di teatro all'Università Statale di San Francisco.
Dopo la conclusione del suo primo matrimonio, si spostò a New York dove fece il suo esordio a Broadway, ottenendo una candidatura al premio Tony e il premio Clarence Derwent per il miglior esordio. Nonostante questi brillanti risultati dovette aspettare altri cinque anni per il suo esordio cinematografico, che avvenne con Non è stata una vacanza... ma una guerra! (1988) con Dan Aykroyd. Successivamente recitò come Marchesa di Merteuil in Valmont (1989), cui seguì Rischiose abitudini (1990) per cui ricevette la sua prima candidatura per l'Oscar.
Negli anni successivi ha ricevuto altre due candidature all'Oscar con American Beauty (1999) e La diva Julia - Being Julia (2004). Per American Beauty si è aggiudicata il Premio BAFTA alla miglior attrice protagonista e lo Screen Actors Guild Award nella medesima categoria, mentre per La diva Julia - Being Julia ha vinto il Golden Globe per la migliore attrice in un film commedia o musicale. Sul piccolo schermo, viene ricordata per aver vestito i panni di Jean Harris nell'omonimo film per la televisione trasmesso da HBO nel 2005, per cui ottiene la sua prima ed unica candidatura al Premio Emmy.
Nel 2011 ha vinto un secondo Golden Globe nella categoria di miglior attrice in un film commedia o musicale ha ottenuto la sua quarta nomination all'Oscar per la sua interpretazione nel film I ragazzi stanno bene. La sua interpretazione di Nic, donna omosessuale alle prese con la gestione dei propri figli insieme alla moglie, è stata universalmente lodata dalla critica e le ha regalato anche altre candidature ai BAFTA e agli Screen Actors Guild Awards.
Nel 2016 torna al cinema come protagonista della commedia indipendente Le donne della mia vita, per la cui interpretazione ottiene diversi riconoscimenti, tra cui un candidatura al Golden Globe. A settembre 2017 è presidente di giuria della 74ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia,[1] mentre nel 2018 la sua interpretazione nel film Le stelle non si spengono a Liverpool le vale la quarta candidatura al BAFTA e settima al Golden Globe.
Nel 2019 interpreta la terza donna villain del Marvel Cinematic Universe, nei panni della Suprema Intelligenza e la dottoressa Wendy Lawson / Mar-Vell, la mentore della protagonista, nel film Captain Marvel; inoltre, grazie al suo ruolo di supporto nella pellicola The Report viene nuovamente nominata al Golden Globe. Nello stesso anno torna anche a recitare a Broadway per la prima volta in oltre trent'anni e per la sua performance nel ruolo di Kate Keller nel dramma di Arthur Miller Erano tutti miei figli viene candidata al Tony Award alla miglior attrice protagonista in un'opera teatrale.