Da quando è stata lanciata Netflix in Italia la vostra scelta distributiva è caduta prevalentemente sul doppiaggio: perché? È una questione culturale, perché in Italia si usa così, oppure credete che il doppiaggio sia lo strumento più adatto ai vostri prodotti?
A Netflix, vogliamo condividere storie provenienti da ogni parte del mondo attraverso voci locali. Per questa ragione, riconosciamo l’importanza del doppiaggio non solo per raggiungere i nostri spettatori in ogni parte del mondo ma anche e soprattutto per rendere l’esperienza della visione fruibile e godibile da tutti. Questo rappresenta un elemento fondamentale per raccontare le nostre storie e per far sì che il pubblico possa rispecchiarsi in esse. L’aspetto sicuramente interessante è che siamo in grado di offrire ai nostri abbonati diversi tipi di esperienza: i sottotitoli per chi preferisce guardare il contenuto in lingua originale e il doppiaggio per chi invece vuole godere di un’esperienza più immersiva. Come sappiamo, da quest’ultimo punto di vista il nostro Paese ha una grande tradizione e Netflix considera il doppiaggio una vera e propria eccellenza italiana che si in inserisce appieno nella cultura del “made in Italy”.
Com’è organizzato il lavoro del doppiaggio con le diverse società In Italia? Esiste uno standard di prodotto e delle norme specifiche da rispettare? Come fate, con l’enorme mole di prodotti, a tenere il passo con l’uscita contemporanea in molti paesi? In che momento della produzione date inizio al doppiaggio del prodotto?
I nostri partner di doppiaggio lavorano con noi attraverso un programma chiamato NP3 (Netflix Post Partner Program), in Italia e nel mondo. L’eccellenza è fondamentale per rimanere attivi nel programma e le valutazioni vengono effettuate sulla base di vari criteri di natura tecnica e artistica che costituiscono gli elementi chiave per l’analisi del livello di prestazione. Investiamo molto in questo programma attraverso percorsi di supporto di tipo operativo, onboarding dedicato, eventi di sensibilizzazione creativa e formazione, per garantire il successo dei nostri partner nel supportare gli standard di Netflix. Il loro sostegno è quindi fondamentale per la gestione del flusso di lavoro, ma allo stesso tempo disponiamo di un team interno dedicato al doppiaggio nelle varie lingue che opera in collaborazione con i team responsabili della creazione dei contenuti originali per iniziare il processo di doppiaggio con un ampio margine di anticipo rispetto al lancio.
Avete da poco aperto un nuovo ufficio a Roma. Significa un incremento della produzione Italiana, o anche del coordinamento del dubbing e della postproduzione? In che modo vi state organizzando in Italia?
Nel corso degli anni, per Netflix è stata sempre di più evidente l’importanza di rispecchiare le culture locali per essere vicini ai nostri abbonati in tutto il mondo e ai nostri partner creativi, seppur all’interno di una visione internazionale dell’intrattenimento audiovisivo. La decisione di aprire un ufficio in Italia si inserisce in questo percorso e la scelta di Roma è stata fatta alla luce della grande tradizione cinematografica e televisiva della città, e delle potenzialità che essa esprime, con l’obiettivo di creare nuove e stabili partnership nel territorio e ovviamente questo interessa tutta la filiera dell’audiovisivo, dalla produzione alla post produzione fino al doppiaggio. L’ufficio romano in realtà non è ancora stata aperto, non appena lo sarà Roma costituirà il punto di appoggio per molti professionisti che all’interno dell’azienda già da anni si occupano del prodotto da e per l’Italia dal nostro h aedquarter europeo di Amsterdam, ai quali si vanno aggiungendo nuovi membri del team. Il lavoro che porteremo avanti in Italia sarà comunque sempre in stretto collegamento con tutti i nostri uffici internazionali.
Esistono per voi differenze sostanziali e qualitative tra il doppiaggio italiano e il doppiaggio degli altri paesi? Se sì, quali sono le differenze?
In che modo siete organizzati per controllare il livello di qualità nella lavorazione?
Per Netflix il rispetto dell’intento creativo originale all’interno delle versioni in differenti lingue rimane un elemento imprescindibile, ma il modo per raggiungere questo obiettivo può essere modulato nel rispetto di stili e gusti locali affinché l’esperienza della visione da parte dei nostri abbonati sia sempre autentica ma allo stesso tempo pienamente godibile. Per noi quindi non esistono differenze dal punto di vista qualitativo ma di approccio stilistico e di diversa tradizione che ogni territorio offre.
Netflix è oramai tra le più grandi produzioni di audiovisivo al mondo: tanta quantità, ma anche standard di qualità. Il discorso vale anche nel doppiaggio che acquistate?
Negli anni grazie all’esperienza e ai feedback da parte dei nostri partner e anche dei nostri abbonati ci siamo focalizzati molto nell’implementare i nostri standard tecnici e artistici, per rendere giustizia all’alto livello produttivo dei nostri contenuti, nell’ambito del casting, dell’autenticità delle performance e dell’esperienza sonora. Inoltre siamo da sempre molto attenti nel trattare in maniera adeguata gli argomenti sensibili presenti nei nostri prodotti. Uno dei nostri obiettivi più’ importanti è che il pubblico si senta adeguatamente rappresentato nei nostri contenuti, anche nella versione doppiata nelle varie lingue che trattiamo.
In che modo scegliete i cast di doppiaggio? Affidate il casting al singolo direttore, alla società di doppiaggio, o esercitate un controllo dei provini con un apposito reparto dubbing?
Con il nostro reparto di doppiaggio interno, ci concentriamo sulla localizzazione del contenuto originale e sulla lingua di doppiaggio specifica. In virtù del nostro rapporto con gli studi di doppiaggio che fanno parte del programma e del supporto e delle iniziative all’interno del programma stesso, il cast viene scelto tenendo conto delle indicazioni e delle preferenze dei nostri partner quindi la scelta è sempre frutto di una collaborazione tra lo studio di doppiaggio e Netflix. Per la maggior parte dei contenuti, ci affidiamo quindi allo studio di doppiaggio per fornire scelte di casting, se richiesto.
Quali sono sul piano degli standard qualitativi le maggiori differenze tra il doppiaggio di una serie e quello di un film?
Per noi non ce ne sono. Considerando anche il livello produttivo raggiunto dal prodotto seriale non crediamo abbia molto senso fare questa distinzione. Al centro del lavoro che facciamo c’è soprattutto il rispetto del contenuto originale, di qualsiasi genere esso sia, e l’ offrire allo spettatore la migliore esperienza di visione possibile.
Avete rapporti diretti con le associazioni di settore: attori, dialoghisti, ecc.?
Come già esplicitato neIle risposte precedenti, nel nostro lavoro come team di doppiaggio ci affidiamo molto agli studi che fanno parte del programma. La fiducia e la reciproca trasparenza sono gli elementi fondanti del nostro rapporto con i partner che costituiscono un supporto fondamentale dal punto vista operativo ma anche strategico. Di conseguenza, essi rimangono per noi gli interlocutori privilegiati in tutte le conversazioni attive nel territorio, sia quelle che coinvolgono i singoli professionisti che quelle di più alto livello strategico che riguardano le associazioni di settore.